La Domus Romana

Realizzato da: Azzurra Amodio, Gianluca Autieri, Andrea D'alessio, Enrico De Divitiis.

Introduzione

Foto di it.wikipedia.org

Sviluppatasi durante il periodo di splendore dell'antica Roma, la Domus è una delle tipologie di abitazione romana, di cui ancora oggi possiamo ammirare i suoi meravigliosi resti.

Arredamento domestico
Foto di circolodeisaggi.forumfree.it

Per gli antichi romani la maggior parte del mobilio consisteva nei letti, mentre gli abitanti più poveri avevano per letto un giaciglio di mattoni accostato al muro.

Il ricco disponeva di una serie di letti sui quali non solo si dormiva, ma si mangiava, si scriveva e si riceveva.

I letti potevano essere in bronzo, più spesso in legno lavorato o in legni pregiati esotici.

Molto diversi dai nostri tavoli a quattro gambe erano quelli romani (mensae), spesso costituiti da ripiani di marmo poggianti su un piede o da tavolini tondi in legno o in bronzo con tre o quattro gambe mobili.

Molto più rare erano le sedie, di cui i romani non sentivano la necessità poiché usavano prevalentemente i letti. La sedia con la spalliera più o meno inclinata (cathedra) era usata dalle grandi dame romane che il poeta satirico Giovenale accusa di mollezza. I resti di questa particolare sedia sono stati ritrovati nella sala di ricevimento del palazzo di Augusto e nello studio di Plinio il Giovane, dove egli riceveva i suoi amici. Successivamente divenne la sedia del maestro nella scuola e del prete in età cristiana.

I romani sedevano di solito su dei banchi (scamna) o preferivano usare degli sgabelli senza spalliera e braccioli (subsellia) che portavano con sé.

Tappeti, coperte e trapunte completavano l'arredamento della casa romana, dove spesso brillava il vasellame in argento dei ricchi, istoriato d'oro dai maestri cesellatori e incastonato di pietre preziose. Ben diverso era quello dei poveri, in semplice argilla.

Differenze tra Domus e Insula nell'antica Roma
Foto di www.ostia-antica.org e www.museogalileo.it

Nell'antica Roma le abitazioni dei cittadini non erano tutte le stesse, ma variavano in base al ceto sociale.

Vi erano due tipi principali di abitazione: la Domus e l'Insula. Osserviamone le differenze.

Partiamo dalla Domus

www.pompeionline.net

Le Domus erano abitazioni di proprietà patrizia e possono essere equiparate alle odierne ville.

L'ingresso era costituito da uno spazio affacciato sulla strada e da una porta vera e propria seguita da uno stretto corridoio che portava ad un atrio, la cui copertura era aperta al centro, espediente che serviva a far arrivare l'acqua piovana nella vasca sottostante (impluvium).

foto di thearcheology.wordoress.com

Sui lati venivano costruite camere da letto e di servizio.

In queste ville erano presenti condotti e tubature di cqua calda e ogni tipo di comodità.

L'Insula

romadavedere.com

Le Insulae, invece, erano le abitazioni dei plebei. Dal momento che questi ultimi costituivano la parte più consistente della popolazione, si pensò di costruire vere e proprie palazzine suddivise in piccoli appartamenti disposti l'uno sull'altro. Essendo progettate per ospitare le classi sociali più povere, venivano costruite con materiali scadenti, tant'è che i crolli erano molto frequenti.

Gli appartamenti erano suddivisi in due locali, uno per la cucina e uno per la notte, spesso abitati da più famiglie contemporaneamente.

Non era presente un impianto di riscaldamento, perciò i plebei usufruivano di un focolare al centro della cucina sia per cucinare sia per riscaldare.

E ora andiamo ad osservare alcune delle più importanti Domus Romane.

Domus Augustana
foto di blog.studenti.it

Rappresentava la parte privata del palazzo voluto da Domiziano sul Palatino e venne edificata su progetto dell’architetto Rabirio.

Il complesso comprendeva, oltre alla Domus augustana, anche la Domus Flavia, che aveva un ruolo di rappresentanza, dato che dominava la valle del Foro Romano. La parte settentrionale è la più danneggiata e pare che fosse organizzata attorno ad un grande peristilio, posto in asse orizzontale con quello della Domus Flavia, e decorato al centro da un bacino ornamentale a pianta ottagonale.

In questo bacino si innalzava su una sorta di isola un tempietto accessibile tramite un ponticello, forse il Tempio di Minerva, divinità alla quale Domiziano era molto devoto.

L’estremità più a nord vedeva poi la presenza di una Basilica, atta all’amministrazione della giustizia.

Le altre sale erano: un’Aula Regia per le udienze, il larario (vestibolo di accesso all’Aula Regia), un triclinio affiancato da ninfei, fontane ed altri appartamenti privati organizzati attorno a tre cortili.

Una scalinata a due rampe portava al piano superiore.

Le sale al secondo piano, delle quali si conosce solo la pianta, non sono particolarmente ampie e sono strutturate in maniera piuttosto complessa. È probabile che qui vivesse l’imperatore.

Un più piccolo edificio, non aperto al pubblico, situato a ovest dell’esedra della facciata della Domus Augustana e di epoca domizianea è stato identificato come il Paedagogium, collegio destinato alla formazione dei paggi imperiali.

foto di www.flickr.com

All’esterno un giardino incavato si estendeva per quasi tutta la lunghezza del lato meridionale e trovavano spazio altri luoghi di svago, di riposo e biblioteche.

Domus Aurea
foto di www.studiarapido.it

Costruita per Nerone dagli architetti Severo e Celere nel periodo tra il grande incendio ed il suicidio dello stesso imperatore, il complesso (che deve anche il suo nome a Nerone) si snodava per circa 80 ettari fra i colli Palatino, Celio ed Esquilino.

Organizzata attorno ad un lago artificiale, comprendeva edifici, padiglioni, giardini, boschi, terrazze, viali, ville, orti, campi coltivati, terme, templi, bacini d’acqua e ninfei.

Per costruire la sua domus, Nerone si era appropriato, privatizzandole, anche di aree occupate già da abitazioni private, distrutte dal tremendo incendio del 64 d.C..

Fu per questo che gli imperatori successivi, dopo averla rasa al suolo, vi costruirono sopra edifici di utilità pubblica.

Della Domus rimangono tuttavia alcuni resti, in particolare sul Colle Oppio, come il cortile poligonale e la Sala Ottagona, coperta da una cupola a padiglione.

Quest’ultima era probabilmente una sala per banchetti.

Le fonti ce la descrivono come uno spazio in cui gli architetti avevano collocato una struttura lignea che ruotava lentamente e che, come il mondo, compiva una rotazione completa in 24 ore.

Nerone sedeva al centro, mentre dall’alto piovevano petali di fiori e venivano versati profumi.

Domus Flavia

La Domus Flavia era la parte pubblica e ufficiale del palazzo di Domiziano sul colle Palatino.

Fu la prima ad essere costruita e corrisponde alla metà ovest del complesso.

L'altra metà è occupata dalla Domus Augustana, la zona privata dell'imperatore esaminata in precedenza, mentre sul lato est si trova lo Stadio palatino.

Sull'asse principale del complesso, quello nord-sud, si affacciavano sul peristilio, posto al centro, due grandiosi ambienti: sul lato settentrionale la sala detta Aula Regia (sala per le udienze imperiali), mentre a sud vi era la cosiddetta sala da pranzo imperiale. Questa parte del complesso, scavata fin dal XVIII secolo, è stata nei secoli molto danneggiata ed oggi si può avere solo una pallida idea dell'antico splendore.

La parte settentrionale della Domus Flavia:

foto di it.wikipedia.org

La parte centrale della Domus Flavia

foto di it.wikipedia.org

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